Vilma Braini
nata Wilma Brainic
data di nascita 14 giugno 1928 a Gorizia (vicino Trieste),
morta il 22 aprile 2017
24 febbraio 1945 – fine febbraio / inizio marzo 1945 a Ravensbrück
"CI COSTRINSERO AD USCIRE E ANDARE VERSO IL CAMPO. C'ERA UN LAGO SU UN LATO DELLA STRADA. ANDAMMO, LO GUARDAMMO E NON CAPIMMO COSA FOSSE".
A causa dell'italianizzazione della popolazione slovena per volontà del regime fascista, dovette cambiare nome. La sua famiglia commerciava frutta e verdura e lei collaborava sin da bambina. Fu arrestata per la sua partecipazione attiva al movimento di resistenza di Gorizia, fu imprigionata nel carcere locale e, il 24 febbraio 1945, fu trasportata prima a Ravensbrück e poi a Bergen-Belsen con l'ultimo treno, la cui partenza dalla Zona operativa della costa adriatica era nota. Dopo essere stata liberata dalle truppe alleate, contrasse il tifo esantematico. Per fortuna si salvò e tornò a Gorizia, dove visse fino alla morte, sempre impegnata nelle associazioni, nel sindacato, in politica.
Componente del Comitato Internazionale di Ravensbrück, sempre impegnata nella trasmissione della memoria della deportazione ha incontrato centinaia di ragazzi, accompagnandoli nei viaggi del “Treno della memoria”.
Incontrando Vilma per la prima volta non si sarebbe potuto immaginare quanta sofferenza avesse conosciuto, tanto era serena e dolce. Aveva un sorriso tenero che dava l’impressione di starle subito a cuore.
Patrizia Del Col
Italia
Amica di Vilma Braini