"OGNI GIORNO È UNA SPERANZA, OGNI GIORNO È UN RISCHIO. POSSA IL RICORDO DI QUESTI ORRORI ESSERE INCISO NELLA COSCIENZA DI TUTTI AFFINCHÉ CONTRIBUISCANO A CREARE UN'EUROPA FRATERNA IN UN MONDO DI PACE".

Nel 1938, Odette cominciò a lavorare per una coppia, gli amici di sua madre Jeanne e André Goupille, che avevano quattro figli minorenni. Essi, nel 1940, adottarono un orfano di guerra, Odette si prese cura della casa e di questo bambino. Divenne parte della famiglia.La linea di demarcazione attraversava La Haye Descartes. Tutta la famiglia si impegnò nella resistenza, accogliendo i rifugiati, i disertori dei lavori forzati, le famiglie ebree, gli aviatori, e trasmettendo le informazioni. Lucien Marchelidon si unì al gruppo. Fu incaricato insieme a Louis Goupille di cercare un terreno adatto per lanciare armi con il paracadute. Nel 1944 la situazione era difficile a causa degli infiltrati nel movimento di resistenza. La notte del 15 febbraio furono tutti arrestati dalla Gestapo e deportati. Le donne furono portate prima a Romainville, poi, il 18 aprile, a Ravensbrück, dove arrivarono il 22. Odette ricevette il numero 35253, il 4 maggio fu trasferita a Holýšov, in una fabbrica di armi in Cecoslovacchia.

Così Odette descrisse la liberazione:
Sabato 5 maggio 45 - ore 11 Liberazione. I polacchi hanno circondato il campo e imprigionato tutte le nostre guardie.17 maggio – Finalmente partiamo con un camion, sono le 7, è un bellissimo corteo, abbiamo 18 camion americani, percorriamo 300 km per andare a Würzburg, dove incontriamo i deportati, quello che ci raccontano è terribile, non vedo l'ora di essere a casa per scoprire che cosa sta succedendo.20 maggio – Treno Offenbach, Francoforte...21 maggio – Ci restano solo 30 km e saremo in Francia, i nostri cuori battono forte. Giovedì 24. – ore 12, Parigi!

Tutta la famiglia si ricompose tra maggio e luglio del 1945, Odette e Lucien si sposarono il 6 novembre 1945.

Per mia madre, Ravensbrück era un inferno, ma ci incontrò anche donne straordinarie. I miei genitori, che avevano entrambi vissuto la stessa sofferenza, erano in grado di tacere sulle cose riguardanti l'altro, ma sapevano anche parlare per trasmettere ciò che avevano vissuto e il valore della libertà.

 

Françoise Marchelidon
Francia
Figlia di Odette Métais Marchelidon