Eva Turcu

nata Markovits

data di nascita 26 novembre 1926 a Oradea,


morta il 24 novembre 2002

Mia madre, Eva, nacque nel 1926 nella città di Oradea (Nagyvarad in ungherese) nel nord-est della Romania, in Transilvania. Nel 1940, una parte della Romania (Transilvania nord-occidentale), compresa Oradea, fu ceduta all'Ungheria e restituita solo dopo la guerra. Mia madre e i suoi parenti si trovarono così sul suolo ungherese quando entrarono in vigore le leggi antisemite. Nel 1941, a mio nonno fu proibito di lavorare come professore: nelle scuole fu istituito il numerus clausus e nelle università il numerus nullus. Dall'aprile del 1944, furono creati dei ghetti, mentre nel mese di maggio iniziarono le deportazioni ad Auschwitz sui cosiddetti treni della morte.

Mia madre e la mia famiglia arrivarono ad Auschwitz il 1° giugno 1944. Qui sua madre, suo padre e sua sorella perirono. Nell'agosto del 1944 fu deportata a Ravensbrück e, nel mese di settembre, mandata in una fabbrica di Altenburg, in Turingia, per svolgere lavori forzati. Nell'aprile del 1945, il fronte si avvicinò e i prigionieri furono evacuati a Waldenburg, dove furono liberati dalle truppe americane.

Così mia madre e la sua famiglia, come tutti gli ebrei della Transilvania nord-occidentale, furono deportati dall'Ungheria nel campo di Auschwitz dalle autorità ungheresi. Poi, per pura coincidenza, si ritrovò a Ravensbrück per un altro periodo. Durante la guerra, gli ebrei in territorio romeno furono deportati nei campi dell'Europa orientale, più vicino alla Russia (In Transnistria). L'Olocausto in Romania riguarda quindi ciò che è accaduto a questi ebrei, non a storie come quella della mia famiglia. La storia di mia madre, arrivata come ebrea (e non a causa di attività politiche) dall'Ungheria a Ravensbrück all'età di diciassette anni, è insolita e non associata all'Olocausto in Romania.

Mia madre divenne membro del Comitato internazionale di Ravensbrück dopo i ripetuti inviti di Charlotte Gruia, ex prigioniera di Ravensbrück, un'ebrea nata anche lei a Oradea ed arrestata in Francia perché partecipante alla resistenza. Le sue origini ebraiche non furono quindi il motivo predominante dell'arresto.

 

Lucia Spulber
Romania
Figlia di Eva Turcu